L’alimentazione riveste un ruolo cruciale nella salute e nella qualità di vita degli anziani poiché, l’invecchiamento, comporta cambiamenti fisiologici e metabolici che influenzano l’assunzione e l’assorbimento dei nutrienti, portando a carenze nutrizionali (in particolar modo di vit D, vit B12, calcio e proteine) e a un maggior rischio di malnutrizione.
Modificazioni fisiologiche comuni dell’invecchiamento sono: la perdita di massa muscolare (sarcopenia), che può portare a debolezza e ad un aumentato rischio di cadute; la riduzione della densità ossea (osteopenia/osteoporosi), che può aumentare la fragilità ossea e il rischio di fratture; la riduzione del metabolismo basale e, di contro, un aumentato fabbisogno di nutrienti specifici, come vitamine e minerali; un’alterazione della digestione e dell’assorbimento di nutrienti chiave, come vitamina B12, calcio, e ferro; un’alterazione del gusto e dell’appetito, influenzato anche dall’assunzione di farmaci che possono modificare le preferenze alimentari; delle problematiche dentali e masticatorie, che possono ostacolare l’assunzione di alimenti solidi, riducendo la varietà dell’alimentazione.
Nell’anziano una corretta alimentazione, basata sui criteri cardine della dieta mediterranea, è un importante fattore di salute, longevità e qualità di vita.
Gli anziani hanno specifici fabbisogni nutrizionali che devono essere considerati quali:
In conclusione, garantire una corretta e adeguata alimentazione nell’anziano è di fondamentale importanza per soddisfare i fabbisogni nutrizionali, considerando le specifiche limitazioni individuali.
Un approccio alimentare appropriato risulta essenziale per migliorare significativamente la qualità della vita, prevenire l’insorgenza di patologie e promuovere un generale stato di benessere ed energia.
Anita Polignino, biologa nutrizionista